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Atac sindacati trattativa in salita: "Orari più lunghi premi dalle multe"

Meleo annuncia il pugno di ferro: già sospeso dipendente assenteista
Due euro e mezzo per ogni multa incassata, più un’indennità di 7 euro per ognuno dei quattro giorni al mese in cui i dipendenti Atac svolgeranno la funzione di controllori.
Questi alcuni degli incentivi. Poi ci sono i carichi di lavoro che aumentano. La proposta è di incrementare l’orario a 39 ore settimanali effettive, dalle attuali 37 degli operativi e dalle attuali 38 degli amministrativi. Previsto anche il potenziamento della manutenzione con turni su 24 ore, sette giorni su sette.
È tutta in salita la strada dell’accordo tra i lavoratori e l’azienda capitolina dei trasporti, che ieri ha incontrato i sindacati per illustrare la sua bozza di piano industriale in funzione del concordato preventivo. “Venerdì bloccheremo Roma – è la risposta di Claudio De Francesco, segretario regionale Faisa Confail – Noi non cadiamo nella trappola dei Cinque stelle, che non hanno il fegato di tagliare i manager e massacrano noi lavoratori”. “L’incremento delle ore settimanali non porta né produttività, né risparmi perché a mancare sono i mezzi di superficie idonei”, spiega il segretario generale della Filt Cgil di Roma e Lazio Eugenio Stanziale. E Michele Frullo, dell’Usb: “Il clima tra i lavoratori è avvelenato “.
Intanto, Atac ha sospeso e denunciato un dipendente assenteista che svolgeva un secondo lavoro mentre era in malattia, senza neanche averlo comunicato all’azienda come prevedono le norme interne. Il caso è emerso nell’ambito dell’intensificazione dei monitoraggi sul fenomeno dell’assenteismo. “Casi come questo – ha dichiarato il presidente e ad di Atac Paolo Simioni – sono la chiara dimostrazione che bisogna ripartire dal rispetto elementare delle regole “. “L’amministrazione non concede spazio ai furbetti, a chi vuole imbrogliare i dipendenti onesti e prima di tutto i cittadini, proprietari dell’azienda – ha aggiunto l’assessora alla Mobilità Linda Meleo”.
Ancora. “Il trasporto pubblico deve essere efficiente, i cittadini meritano un servizio degno del suo nome e chiunque getti fango sull’azienda, macchiandosi di pratiche scorrette, sarà accompagnato alla porta”.

Meleo fa sapere di aver revocato il servizio di car policy aziendale ai dirigenti di Roma Servizi per la Mobilità per un risparmio complessivo di oltre 31mila euro l’anno.
Contro la sindaca Virginia Raggi si scagliano i Radicali italiani che chiedono il referendum sulla messa a gara del trasporto pubblico. “Per raccogliere le 33mila firme sono stati necessari 90 giorni. Ebbene, per contare quelle firme, il Comune sta impiegando ad oggi 88 giorni “, protestano.

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