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Atac, 150 guasti in meno al giorno e 180 bus in più in circolazione. Stretta sugli autisti "furbetti"

Lo stato del trasporto pubblico sul tavolo delle due commissioni riunite oggi. Sanzioni per chi guida al telefono. Meleo conferma: “Apertura Metro C slitta a gennaio”. Raggi sul 720 che collega Laurentina a Ciampino: “Cittadini contenti del nuovo servizio”

L’Atac è in agitazione, il concordato non convinceopposizione e sigle sindacali ma i numeri del trasporto pubblico migliorano: sono 150 guasti giornalieri in meno ai mezzi rispetto a pochi mesi fa e più bus in giro per la Capitale. Sotto la lente, però, anche l’atteggiamento degli autisti tanto che è stato annunciato un giro di vite per quelli che verranno sorpresi, alla guida, impegnati in lunghe telefonate non attinenti al servizio. Sono alcuni degli argomenti al centro del punto sul funzionamento di Atac fatto nel corso della seduta odierna della commissione Mobilità di Roma Capitale. E se risalgono a pochi giorni fa le segnalazioni di diversi disserviziper tornelli ed emettitrici delle linee metro A e B, arriva la conferma che slitta l’apertura della metro C ai primi mesi del 2018.
Il tutto a pochi giorni dallo sciopero del 29 settembre del trasporto pubblico: per 24 ore saranno a rischio metro, bus Atac e Roma Tpl. Un venerdì che rischia di diventare nero anche se, nella settimana in cui sarà votato in Aula il riordino delle aziende partecipate, la tensione è già alle stelle. In giornata, durante la commissione Trasparenza per discutere della regolarità della procedura di concordato preventivo, non sono mancati scontri e frizioni verbali tra maggioranza, sigle sindacali e i dipendenti. Nei prossimi giorni sarà convocata un’audizione in commissione.
MENO GUASTI E PIU’ BUS IN CIRCOLAZIONE 
In mattinata si è tenuta la seduta della commissione Mobilità di Roma Capitale per fare il punto sullo stato attuale dei mezzi dell’azienda partecipata del trasporto pubblico. Alessandro Cafarelli, responsabile del servizio di superficie di Atac ha fatto un quadro dettagliato dei numeri, evidenziando un miglioramento generale della condizione rispetto all’estate, sia in termini di guasti che di bus in circolazione. “Nonostante avessimo 200-300 vetture in più in circolazione a settembre, rispetto ad agosto, abbiamo avuto 150 guasti in meno al giorno”, spiega Cafarelli. “Questa estate ci sono state punte di 700 guasti, a oggi abbiamo il picco massimo registrato è di 480 guasti” ha aggiunto, per poi spiegare che “i mezzi oltre a uscire di più, danno meno problemi”. Rispetto al settembre 2016, secondo i dati elencati dal responsabile del servizio “ci sono circa 180 bus in più in circolazione. A oggi contiamo 1.340 vetture, mentre al 5 settembre dello scorso anno erano 1.160”.
GIRO DI VITE SUGLI AUTISTI “FURBETTI”
Con il ciclone Atac, sotto l’occhio dei vertici aziendali, però, sono finiti anche gli autisti. Oltre alle multe già previste per chi guida al telefono, Atac ha intenzione di avviare una campagna informativa e prevedere sanzioni anche quando, pur indossando l’auricolare, le conversazioni sono lunghe e non attinenti al servizio. Inoltre, ricorda agli autisti la necessità di rendersi reperibili durante gli orari previsti. Lo stesso Alessandro Cafarelli in commissione ha detto: “Abbiamo dato indirizzo ad Atac affinché  ricordi agli autisti che è necessario durante il servizio rendersi reperibili tramite il telefono aziendale, da utilizzare con le cuffie, per comunicazioni di servizio in tempo reale – spiega -. Ma è evidente che l’uso del telefono, anche con gli auricolari, durante la guida per lunghe chiacchierate private non è consentito. Quindi chi viene preso in flagranza sarà sanzionato ed è previsto il ritiro del cellulare, sia di servizio ma anche personale, in caso di incidente”.
LE POLEMICHE E LE TENSIONI PER IL CONCORDATO
Ma l’Atac in questi giorni è alla ribalta della cronaca per l’iter in corso di concordato preventivo. Una procedura che non convince le opposizioni che non ne hanno mandato giù la mancata votazione in Aula e quindi la scelta dell’amministrazione grillina che ha optato per la memoria di Giunta e non la delibera. E non sono mancati momenti di tensioni e scontri tra maggioranza, rappresentanti sindacali e dipendenti di Atac che hanno partecipato alla commissione Trasparenza. “Se il tribunale accorda il concordato e l’aula no che cosa pensate di fare? Continuate a perdere tempo sulla pelle dei dipendenti”, sottolinea Ugo Cassone, ex consigliere del Pdl in Campidoglio e dipendente di Atac.
Claudio De Francesco, segretario generale della Faisa Confail Lazio ha detto: “Se il giudice tra 15 giorni boccia il concordato veniamo a mangiare a casa vostra e veniamo a cercarvi uno per uno”. “Il debito che doveva essere a carico del Comune è stato messo in Atac. Ora, il concordato prevede che il giudice non può rifiutare la migliore offerta. Quindi se Roma Tpl deve prendere 41 milioni di euro, ne può aggiungere 80 e chiedere le quote di Atac. Il giudice non può rifiutare. Il piano è strategico: loro si vogliono vendere l’azienda, la vogliono svendere a quelli a cui facevano le promesse in campagna elettorale e volevano internalizzare. Invece gli regalano Atac direttamente”, ha aggiunto Di Francesco.
AUDIZIONI IN COMMISSIONE CON SIMIONI E MELEO
Nei prossimi giorni sarà convocata da Enrico Stefàno un’audizione in commissione. “Per quello che è a nostra conoscenza le soluzioni, vista la situazione di Atac, erano tre – sottolinea Stefàno, il presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale -. Il fallimento, la ricapitalizzazione, su cui però ci sono difficoltà a causa del decreto Madia e il concordato preventivo in continuità che diventa quindi la soluzione obbligata, visto che escludiamo il fallimento. Nei prossimi giorni convocherò un’audizione in commissione con Simioni e Meleo per farvi illustrare al meglio la situazione”. A sostenere la procedura di concordato il segretario generale del Campidoglio, Pietro Paolo Mileti: “L’ordine del giorno approvato nella seduta dell’assemblea capitolina tenutasi lo scorso 7 settembre, e collegato all’argomento dell’ordine dei lavori della riunione, appare uno strumento idoneo a esprimere indirizzi politico-amministrativi definiti da tale organo in relazione ad Atac”, c’è scritto in una sua nota letta durante la seduta di commissione.
IL PD SEGNALA AL PREFETTO
Il presidente della commissione Trasparenza, Marco Palumbo ha annunciato che sarà segnalato al prefetto l’iter la gestione pentastellata del concordato preventivo Atac. “Il parere del segretario generale non ci soddisfa e rimaniamo coscienti delle nostre ragioni – spiega il dem Marco Palumbo -. Con tutto il rispetto del segretario sembra un arrampicata sugli specchi. È irrituale che arrivi prima il concordato e poi una memoria di giunta per un atto così importante che è prerogativa dell’aula. Quindi io credo che sia arrivato il momento che, a causa di alcuni atteggiamenti da parte della macchina burocratica amministrativa di Roma Capitale, certi casi vengano segnalati al Prefetto”.
LA METRO C RISCHIA DI SLITTARE
Non solo la circolazione di metro e bus, a rischio anche le tempistiche per la metro C. Intervenendo ai microfoni di Radio Roma Capitale nel corso della trasmissione di Paolo Cento ‘Ma che parlate a fa’”, l’assessora alla Città in movimento del Comune di Roma Linda Meleo, nella lista di interventi promossi nell’ambito del trasporto locale ha annunciato un possibile slittamento della conclusione dei lavori sulla linea metropolitana. “Sulla linea C potrebbe esserci uno slittamento al primo mese dell’anno prossimo – spiega Meleo -. Il piano di carico/scarico merci dovrà

essere organizzato in modo da avere un centro storico percorso da veicoli sostenibili”.
LA SINDACA SUL 720 LAURENTINA-CIAMPINO 
La prima cittadina Virginia Raggi ha provato la linea che collega la metro Laurentina all’aeroporto di Ciampino. “Il viaggio di andata è stato molto rapido molto pieno, le persone sono contente di avere un nuovo servizio”, ha sottolineato la sindaca

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