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Arriva in Italia Elizabeth Maciel: cantante, fotomodella super sexy


Fare la modella, sogno di molte ragazze, come si inizia? E come funziona? Forse mai come oggi, dove ormai grazie alla tv ed ai social ad imporsi sono le immagini, tantissime ragazze sognano di diventare modelle. Fin da piccole siamo portate a considerare come modello, come icona di femminilità le Barbie che ci vengono regalate. Nel mio caso, l’icona di femminilità l’avevo addirittura in famiglia. Ricordo che mi piaceva un sacco aprire l’armadio di mia zia ed iniziare ad indossare i suoi vestiti, e così giocare a fare la ragazzina alla moda. Per non parlare poi dei suoi rossetti e delle sue scarpe col tacco che mi facevano sentire la più stilosa di tutte. Ad oggi posso dire che quei giochi da bambina hanno finito per essere una sorta di allenamento, visto che al liceo sono stata eletta a più riprese reginetta di bellezza. Fu proprio negli anni dell’adolescenza che realizzai che mi piaceva molto mettermi in posa dinanzi una macchina fotografica; insomma fu una vera e propria presa di coscienza la mia. Parlo di presa di coscienza perché avevo le idee chiare: non mi interessava sfilare sulle passerelle, volevo invece di volta in volta interpretare personaggi diversi per l’occhio meccanico della camera.
Ricordo ancora il primo servizio fotografico che feci. Il fotografo era entusiasta degli scatti e non smetteva di ripetermi che la macchina fotografica mi amava. Io non potevo credere alle mie orecchie ed ai miei occhi. A quelle prime fotografie – prova che veramente la macchina fotografica mi amava – ne seguirono tante altre. La mia carriera di modella mi portò a lasciare la mia piccola città natale per trasferirmi a Buenos Aires. Chi fa l’artista lo sa: le città più sono grandi e più ti offrono opportunità.

Cosa ti ha spinto a fare la modella. Era già un tuo sogno da bambina?

Sicuramente io avevo una predisposizione piuttosto marcata visti i miei giochi da bambina con i vestiti di mia zia, ma devo dire che non avrei mai potuto avere una vera e propria consapevolezza senza l’influenza di mia madre. Non perché lei desiderava che divenissi modella, ma perché era solita comprare un sacco di riviste piene zeppe di fotografie di star internazionali, corredate dalle loro biografie. Lei le leggeva avidamente e mi bastava vedere come i suoi occhi si riempivano di ammirazione per sentir crescere in me il desiderio che mia madre potesse un giorno essere orgogliosa di aver una figlia ritratta sulle quelle riviste.


Che sensazioni hai provato durante il tuo primo servizio fotografico? Per quanto possa sembrare incredibile, posso affermare che mi sentivo assolutamente a mio agio; era come se non avessi fatto altro nella vita. Le mie pose erano spontanee ed espressive, con un tocco di sensualità. L’essere sempre molto naturale negli scatti, mi ha spesso permesso di scegliere io la tematica del book fotografico. Molti fotografi, od almeno quelli che mi hanno concesso questa possibilità, hanno così potuto apprezzare anche la mia creatività e la mia vena imaginifica.


Una domanda frivola. Qual è il tuo outfit preferito? Non posso dire di avere un outfit preferito o che c’è outfit con cui mi sento maggiormente a mio agio. Che sfoggi un look casual, sportivo od elegante, sto sempre attenta che non manchi mai un tocco di sensualità.

In un mondo sempre + social Quale il tuo la rapporto con instagram? Instagram mi piace molto perché è di fatto un social crossmediale, facile da usare. Sul mio profilo infatti pubblico un po’ di tutto: selfie, qualche performance casalinga come ballerina di raggaeton, fotografie di paesaggi, oppure le mie riflessioni sulla vita; il tutto accanto alla riproposizione di alcuni scatti dao servizi fotografici che ho fatto e continuo a fare. Insomma ogni giorno provo a raccontarmi ai miei followers. È come se dicessi loro: “Sono qui ed oggi sto facendo questo; oppure questo è il mio umore”.


Che importanza dai hai social network? A questo domanda non posso rispondere in maniera assoluta, con un “molta” o con un “poca”; dipende… Se sto di buon umore li do molta importanza; però non perdo mai di vista il fatto che la vita vera è quella reale. Ad ogni modo, rispetto ad instagram e facebook, trovo che twitter sia un social più freddo; le persone, le emozioni, le sensazioni, i sogni non possono esprimersi con un tweet di pochi caratteri


C’è un fotografo con cui vorresti lavorare? A dire il vero mi piacerebbe lavorare con tutti i migliori fotografi; quindi non farò mai un nome specifico. L’unica cosa davvero importante è che siano molto esigenti con me, come del resto lo sono anche io. Solo dall’incontro di due persone esigenti può uscire fuori un lavoro eccellente.


Modelle e Fotomodelle: quanto conta l’aspetto fisico e quanto invece quello caratteriale per il successo in questo lavoro? Sicuramente la prima cosa è  l’aspetto fisico, ma altrettanto importanti sono la personalità, il carisma, la sensualità, l’umiltà, la pazienza e la perseveranza. Poi bisogna saper arrivare al publico… Io ad esempio sempre punto a diventare un’icona per il pubblico; non soltanto attraverso i calendari, ma perché no anche come madrina di una società sportiva o come testimonial di un prodotto – che bello sarebbe accogliere i viaggiatori dall’alto di un cartellone pubblicitario di quelli che si vedono all’ingresso delle città. Il tutto però senza accantonare mai i miei sogni e progetti di attrice, cantante e presentatrice. Questo perché ad un’artista poliedrica non le si può chiedere di sognare in piccolo

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