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Apple e Amazon sospendono Parler, il network favorito dai sostenitori di Trump

Scienza e tech

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L’azienda di Cupertino aveva concesso 24 ore al network per implementare un piano di moderazione contro la violenza. Analogamente Amazon rimuove dal servizio di web hosting l’app, già sospesa questo sabato dal Play Store di Google

Parler è stato sospeso dallo store di Apple Inc e dal servizio di web hosting Amazon.com Inc, per non aver adeguato il proprio piano di moderazione agli standard anti-violenza. Il social network, che si presenta come un’alternativa apartitica e imparziale rispetto alle altre reti sociali, è diventato il punto di riferimento dei sostenitori di Donald Trump, QAnon e teorie della cospirazione. 

L’azienda di Cupertino aveva concesso 24 ore alla piattaforma creata da John Matze per dotarsi di misure adeguate per prevenire la diffusione di post che incitano violenza. Secondo Apple i protagonisti dell’assalto di Capitol Hill si sarebbero coordinati attraverso Parler. Allo scadere dell’ultimatum è scattata la sospensione dallo store. 

“Abbiamo sospeso Parler dall’App Store fino a quando non risolveranno questi problemi”, ha detto Apple in una dichiarazione sabato, riferisce Reuters.

Un comunicato identico è arrivato poco prima da Google, che ha immediatamente optato per la sospensione dal Play Store fino a quando il gap degli standard di moderazione non sarà superato e verranno adottati criteri conformi alla legge contro l’istigazione alla violenza. 

La sospensione di Amazon

La sospensione del servizio di web hosting di Amazon spegne di fatto la piattaforma di microblogging. In una lettera inviata dal gigante di Jeff Bezos, il provvedimento scatterà questa domenica a partire dalle 23.59 a causa del “rischio molto reale per la sicurezza pubblica” rappresentato da Parler, riporta Reuters. 

Un portavoce di Amazon ha confermato l’autenticità della lettera.

La reazione

Per il fondatore di Parler, John Matze, si tratta di un “attacco coordinato da parte dei giganti della tecnologia per uccidere la concorrenza sul mercato”, ha scritto in un post riportato da Reuters. 

Il Ceo prevede una settimana di black out da internet per poi ripartire da zero. Nel frattempo i sostenitori del Tycoon avrebbero preso di mira altri canali più svincolati dal controllo aggressivo dei giganti del Web.

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