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Annapolis, assalto al giornale locale: cinque morti e molti feriti gravi. Arrestato l'attentatore

I giornalisti del Capital Gazette, testata della città del Maryland: “Ha sparato attraverso i vetri, ci siamo nascosti sotto le scrivanie”. Aveva anche dell’esplosivo

ANNAPOLIS (MARYLAND) – Un uomo bianco con un fucile. Così le forze dell’ordine hanno descritto l’autore della strage nella redazione del Capital Gazette dove il bilancio è di almeno 5 morti e diversi feriti, alcuni gravi. La polizia ha detto di aver trovato anche dell’esplosivo e che non c’è stato alcuno scontro a fuoco tra l’attentatore e le forze dell’ordine perchè l’uomo si era nascosto sotto un tavolo dopo la strage. Quattro delle vittime sono morte sul colpo mentre una è deceduta in ospedale. A dare l’allarme al momento dell’attacco armato sono stati i redattori all’interno dell’edificio. Decine di auto della polizia sono intervenute intorno alla sede del giornale

Nei video ripresi e diffusi sui social si vedono decine di persone uscire dall’edificio con le mani in alto, di fronte al cordone stretto dalla polizia intorno all’edificio. La polizia è arrivata entro un minuto e mezzo dal primo allarme, bloccando l’assalitore.

Maryland, spari nella sede di un giornale locale: le persone escono con le mani alzate

Annapolis, assalto al giornale locale: cinque morti e molti feriti gravi. Arrestato l'attentatore

Uno degli stagisti che erano al lavoro al giornale ha twittato una richiesta d’aiuto. Secondo Phil Davis, reporter di cronaca nera del giornale colpito, un uomo avrebbe fatto fuoco attraverso i vetri della redazione in una stanza piena di giornalisti. “Non voglio fare ipotesi e dichiarare nessuno morto, ma la situazione è brutta”. “Non c’è nulla di più terrificante di sentire tante persone colpite mentre sei nascosto sotto la scrivania e senti che un’arma che viene ricaricata”.Sia il presidente Donald Trump, che si trovava sull’Air Force One, che la first lady Melania, in viaggio in Arizona per incontrare le famiglie degli immigrati separate al confine, sono stati informati della sparatoria.Non ci sono per ora indicazioni sul movente della strage. C’è comunque da registrare un clima di tensione nei rapporti tra politica e media. Proprio due giorni fa, l’ideologo di destra – ex caporedattore della rivista Breitbart dell’ex consigliere di Trump Steve Bannon – Milo Yannopoulos aveva scritto in un messaggio a un cronista che gli chiedeva un commento: “Non vedo l’ora che le squadre di vigilantes comincino a sparare ai giornalisti sul posto”. Come misura precauzionale, è stata rafforzata la sicurezza nelle redazioni di diverse testate, dal New York Times alla ABC a Manhattan.
Il quotidiano locale di Annapolis, Capital Gazette, non si lascia intimidire e ha annunciato che sarà comunque in edicola, nonostante la strage nella sua redazione. “Capital Gazette ci sarà domani”, ha assicurato via Twitter il giornalista Joshua McKerrow, che non si trovava nella ‘newsroom’ al momento della strage. “Cerchiamo di denunciare la corruzione. Lottiamo per avere accesso ai documenti pubblici…redattori e giornalisti mettono tutti loro stessi nella ricerca della verità. Questa è la nostra missione e lo sarà sempre”, ha scritto via Twitter il direttore del quotidiano, Jimmy DeButts.

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