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Anche un primario di Ragusa indagato per le gare truccate nella sanità

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C’è il primario di urologia del Giovanni Paolo II di Ragusa nell’indagine della procura di Catania che ieri ha investito la sanità catanese. E’ Francesco Curto dirigente dell’Urologia del nuovo ospedale di Ragusa e componente della commissione tecnica della gara di bacino.  Il primo capo d’accusa è di concorso in turbativa d’asta. Gli indagati sono Giuseppe Morgia, direttore dell’Urologia del Policlinico di Catania; Sebastiano Cimino, ex capogruppo del Mpa al Comune di Catania e collaboratore di Murgia; Tommaso Massimo Castelli, dirigente medico dell’Urologia del Rodolico e membro della commissione tecnica; Federico Nicolosi, dirigente medico dell’Urologia e coordinatore della commissione tecnica; Francesco Curto, dirigente dell’Urologia dell’ospedale civile di Ragusa e componente della commissione tecnica della gara di bacino; Antonino Di Marco, rappresentante di prodotti sanitari per la Bua Srl; Massimiliano Tirri, agente e responsabile commerciale della Bua Srl e genero del legale rappresentante dell’impresa; Davide Della Porta, capo area Sud della Karl Storz endoscopia Italia Srl; Sebastiano Antonio Caudullo, agente di commercio per conto della Presifarm Srl, che commercializza i prodotti della multinazionale americana Bd Bard; Maurizio Francesco Lagattolla, agente commerciale della Boston Scientific Spa; Pasquale Gianfranco La Rosa, dirigente dell’Urologia del Garibaldi Nesima e membro della commissione tecnica della gara di bacino; Sebastiano Chiaramida, rappresentante legale della Chirmedical di Chiaramida Sebastiano e distributore dei prodotti medicali della Cook Italia Srl; Domenico Fabio Guarcello, dipendente della C. Bua Srl. In totale gli indagati sono 17. Tutti insieme avrebbero “turbato” la gara di bacino da 55milioni di euro. “In particolare – scrive la Procura – con collusioni e mezzi fraudolenti turbavano la regolarità della gara in quanto Morgia, pur non avendo alcun ruolo formale, dopo aver formulato lotti su misura per la Bua Srl, formando il capitolato tecnico formalmente firmato tra gli altri da Cimino, suo stretto collaboratore, gestiva di fatto tutta la procedura di gara, rivelava notizie riservate al Tirri e al Di Marco, soprattutto in merito alle rimostranze avanzate dai concorrenti della Bua per consentire loro di preparare ad ogni occasione le opportune contromisure, suggeriva dichiarazioni da depositare…concordava con Di Marco e Tirri la documentazione tecnica da inviare per falsare le comparazioni tecniche con eventuali concorrenti come avvenuto nel caso del prodotto fibre, interloquiva indebitamente su sollecitazione di Sebastiano Caudullo, sulla eventuale riformulazione dei lotti in modo da individuare la soluzione per escludere concorrenti evitando per quanto possibile ricorsi delle ditte concorrenti, come la Di Emme Import Srl, rassicurava Maurizio Lagattolla sull’esito delle riunioni della commissione esternando il suo controllo sulla stessa commissione, contattava e di fatto dirigeva nella loro opera i membri della commissione tecnica di gara Castelli, Nicolosi e Curto, dettando loro i tempi e suggerendo decisioni da adottare per escludere eventuali concorrenti delle ditte”.

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