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«Anche Netflix dovrà finanziare il cinema svizzero»

BERNA – Le piattaforme di streaming come Netflix devono contribuire al finanziamento del cinema svizzero. L’Ufficio federale della cultura (UFC) vorrebbe che dedicassero a questa causa il 4% dei redditi generati nella Confederazione.

«È una questione di uguaglianza», ha spiegato oggi alla radio SRF Ivo Kummer, capo della sezione cinema presso l’UFC. Le televisioni nazionali sono in effetti già sottomesse a questo obbligo.

Tuttavia non si tratta di una tassa, ha aggiunto Kummer. In cambio di ciò, le piattaforme otterrebbero qualcosa in cambio, come dei diritti televisivi. Potranno inoltre investire direttamente ad esempio in alcune coproduzioni.

Il progetto sarà inserito nel nuovo Messaggio sulla cultura per il periodo 2021-24, che sarà messo in consultazione questa estate. L’UFC per contro non prevede di creare un sito svizzero dedicato allo streaming e chiamato “Swissflix”, in quanto non può diventare imprenditore.

Berna vuole anche che Netflix e simili diffondano almeno il 30% di film e serie tv provenienti dall’Europa, come imposto dall’Ue lo scorso ottobre. Stando a Kummer non dovrebbe essere un problema: secondo uno studio tale quota è già ora del 28%.

Netflix è di gran lunga il servizio di video on demand più usato in Svizzera, dove si sta espandendo. L’impresa californiana ha registrato l’anno scorso un forte aumento del numero di utenti, con 600’000 nuovi abbonati. Attualmente conta 1,5 milioni utilizzatori occasionali.

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