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Amministrative, pugliesi al voto: tutti i rebus dei ballottaggi tra accordi segreti e apparentamenti

Amministrative, pugliesi al voto: tutti i rebus dei ballottaggi tra accordi segreti e apparentamenti
Una fase delle operazioni di voto
Solo ad Acquaviva è stato formalizzato un accordo ufficiale Sono molte le situazioni in bilico A partire dalla sfida di Brindisi. Urne aperte dalle 7 alle 23



Più accordi sottobanco che intese alla luce del sole. Negli 11 comuni che oggi domenica 25 giugno tornano alle urne (dalle 7 alle 23) per scegliere al ballottaggio i loro nuovi sindaci, gli apparentamenti tecnici (vale a dire gli accordi ufficiali tra coalizioni che al primo turno si erano presentate divise) sono un fenomeno rarissimo. L’unico apparentamento si segnala a Acquaviva delle Fonti. Qui Franco Pistilli, candidato di centrodestra e già sindaco della città negli anni scorsi, ha ufficializzato l’accordo con Forza Italia, Noi con l’Italia e Cdl (civica). Proprio i partiti che al primo turno sostenevano l’altro candidato di centrodestra, Francesco Colafemmina, il quale ha denunciato nei giorni scorsi l’accordo alle sue spalle, accusando lo stesso Pistilli il competitor al secondo turno con il sindaco uscente, Davide Carlucci, alla guida di una coalizione di civiche di centrosinistra. Al ballottaggio, Carlucci, ha al suo fianco il Pd che al primo turno era andato da solo.
Negli altri dieci comuni al voto non si segnalano apparentamenti tecnici, ma si sprecano le intese più o meno ufficiali con forze escluse dal ballottaggio. È quello che succede per esempio a Francavilla Fontana, dove il candidato di centrosinistra Maurizio Bruno sfida Antonello Denuzzo, alla guida di civiche. Quest’ultimo prova a rinforzare la sua coalizione accordandosi con Antonio Andrisano, di Forza Italia. Ma il partito minaccia l’espulsione di Andrisano dai forzisti in caso di accordo
Coalizioni congelate invece a Brindisi, la piazza più grande in ballo al secondo turno, dove il candidato di centrodestra Roberto Cavalera (34 per cento al primo turno) non è riuscito a trovare un accordo con il leghista Giacomo Massimo Ciullo che al primo turno aveva raccolto il 18 per cento dei voti. Ciullo addirittura sta invitando i suoi elettori a non votare per Cavalera: “Credevano di manipolare i nostri voti, ma gli elettori della Lega non sono costretti a votare la sua coalizione che non rappresenta il centrodestra”. Un’occasione per Riccardo Rossi, candidato di centrosinistra (23,5 per cento) di poter ribaltare la situazione al ballottaggio. Per questo, Rossi, ricercatore Enea, chiama a raccolta gli elettori del Movimento 5 Stelle, esclusi dal ballottaggio. In realtà il sostegno grillino ai candidati di centrosinistra è un fenomeno che potrebbe verificarsi anche nei comuni baresi al ballottaggio. È il caso di Altamura dove si registra la volontà di parte dei 5 Stelle di far convergere i loro voti su Rosa Melodia, candidata di centrosinistra. Non solo, sulla pasionaria altamurana potrebbe arrivare anche la preferenza di alcuni elettori di Antonello Laterza, candidato leghista escluso dal secondo turno. Tutto pur di non far prevalere al ballottaggio Giovanni Saponaro, candidato con civiche di destra, esponenti di Forza Italia e uomini vicini a Michele Emiliano. Nessun apparentamento tecnico neanche a Bisceglie, dove al ballottaggio vanno Angelantonio Angarano (ex Pd e destra) e Gianni Casella (civiche vicine al Pd). Convitato di pietra del secondo turno sarà Francesco Spina, ex sindaco di centrodestra, poi passato con i dem, che ha sostenuto l’ex comunista Franco Napoletano, sconfitto al primo turno. I due candidati sindaci si affrettano a prendere le distanze da Spina, che rappresenta le operazioni trasformistiche del passato in città. Situazione congelata anche a Conversano dove il ballottaggio sarà uno scontro tutto a sinistra, fra Pasquale Loiacono alla guida di una coalizione composta da civiche, socialisti e Leu, e Pasquale Gentile sostenuto da civiche di centro e Pd. A Noci invece è sfida fra l’ex senatore fittiano Pietro Liuzzi e il sindaco uscente di centrosinistra Domenico Nisi. Quest’ultimo ha provato a far rientrare in partita i 5 Stelle, esclusi dal ballottaggio, ma senza riuscirci. Una doppia delusione per la candidata grillina Claudia Gentile, storica attivista pentastellata che si è presentata alle elezioni al primo turno con il simbolo di una civica, visto che i vertici del Movimento hanno negato ai grillini nocesi di presentarsi al primo turno con il simbolo 5 Stelle. “Siamo fuori dai giochi – commenta Gentile – e non entreremo neanche in consiglio comunale per soli trenta voti. Il fatto di non aver potuto concorrere con il simbolo ci ha fatto perdere tempo e voti. Ora chiederemo spiegazioni al Movimento e andremo a chiederle direttamente a Roma”.

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