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All’asta oggetti eccezionali per gli appassionati di scacchi

S’impara più dalle sconfitte che dalle vittorie. È la filosofia di Garry Kasparov, che dal 1985 al 2000 detenne il titolo di campione mondiale di scacchi. Gli adepti di questo sport sono cresciuti vertiginosamente nell’ultimo anno, complice, assieme al lockdown, la fortunata miniserie di Netflix, La Regina degli Scacchi: già a poche settimana dal debutto, lo scorso 22 ottobre, negli Stati Uniti si registrava infatti un incremento del 125% nelle vendite di scacchiere e, a fine 2020, le ricerche sul tema si erano moltiplicate.

Non è la prima volta che gli scacchi fanno presa sulla cultura popolare. Accadeva qualcosa di simile nel 1972, quando ad accendere l’immaginazione fu l’ascesa inarrestabile di Bobby Fischer – che strappò il primato ai russi dopo 35 anni. Ammantato di costosi completi su misura e personalità sopra le righe, Fischer, scriveva il reporter del New York Times Harold C. Schonberg, «portò il mondo a riconoscere che gli scacchi ai livelli più alti erano competitivi come il calcio, eccitanti come una battaglia all’ultimo sangue, esteticamente appaganti come una bella opera d’arte, intellettualmente impegnativi come ogni forma di creatività umana».


Per giocatori di scacchi forse meno dotati, ma esteticamente esigenti, tre pezzi d’arredo che vanno all’asta in questi giorni saranno un’assoluta delizia.

Tavolo da gioco e scrittoio tutto in uno

Il tavolino Regency in mogano proviene dalla collezione della galleria Apter-Fredericks, sinonimo di mobili prestigiosi con provenienze illustri come Spencer House, Langley Park o Cliveden. Fruibile sia come scrittoio che come tavolo da gioco, il mobiletto è una sorta di scrigno trasformabile e trasportabile (per mezzo delle rotelle su cui sono issate le sue gambe rastremate). Munito di un pannello centrale scorrevole ricoperto in pelle che ha sil retro una scacchiera in legno di pero, oltre ad altri giochi di società da sfoderare all’occorrenza. Si ritiene sia stato realizzato nella bottega Gillows of Lancaster, storico mobiliere inglese citato nei romanzi di Jane Austen. Christie’s, Londra – 19 gennaio

Scrittoio-tavolo da gioco in mogano su rotelle, inizio Ottocento, in asta da Christie’s

Tavolino “seventies” di Willy Rizzo

Lo stile di Willy Rizzo, famoso fotografo di origini napoletane divenuto per caso un designer di culto, continua a esercitare una grande influenza sui creativi contemporanei. Va da sé che oggi i suoi pezzi originali siano molto ricercati. Metalli cromati associati a ottone e geometrie decise sono il suo segno distintivo, come in questo tavolino progettato per il gioco, quintessenza del gusto anni Settanta. Bonhams, Los Angeles – 13 gennaio

Coffee table disegnato da Willy Rizzo in metallo e resina dotato di set per il gioco degli scacchi, anni Settanta, in asta da Bonhams

Scacchi oversize periodo Novecento

Queste pedine extra large (il Re misura 83 cm) sono uno dei tanti tesori provenienti dalla dimora Aynohe Park nell’Oxfordshire, restaurata dopo nel 2006 dall’imprenditore James Perkins e dalla moglie Sophie. A metà tra un museo e un mondo fantastico, la casa raccoglieva una collezione tanto variegata quanto bizzarra. «Questi scacchi in legno erano utilizzati durante le feste estive a Aynohe», spiega la responsabile delle vendite House Sales e Private Collection, Joe Robinson, “e si trovavano nella biblioteca, la stanza più eclettica, dove un giraffa impagliata sta accanto a una serie di fossili e un modellino di Aston Martin in scala 1:2, e dove porte nascoste conducono a spazi segreti”. Dreweatts, – Banbury, 20 e 21 gennaio.

Set per scacchi oversize in legno fine XX secolo in asta da Dreweatts
L’eclettica biblioteca di Aynohe Park nell’ Oxfordshire dove gli scacchi “arredavano” il davanzale

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