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Alessandria, si sveglia dal coma dopo 3 mesi e scopre di essere accusato di omicidio

L’uomo nel maggio scorso aveva ucciso la sorella, cieca dalla nascita, facendole bere acido muriatico quindi aveva tentato il suicidio


Più di tre mesi di buio totale a lottare tra la vita e la morte. Ma ora Antonino Paratore, 67 anni, si è risvegliato dal coma e ha scoperto di essere accusato di omicidio.

L’uomo, infatti, il 19 maggio scorso aveva  tentato il suicidio dopo aver avvelenato la sorella con l’acido muriatrico, Rosangela, 73 anni, cieca dalla nascita. La donna era morta prima del suo arrivo in ospedale  ma lui non lo aveva mai saputo, ricoverato, gravissimo anche lui nello stesso ospedale, a Casale. E’ stata il suo avvocato, Daniela Sogliani, a raccontargli che cosa era successo e a spiegargli di che cosa è accusato.
Paratore e la sorella vivevano in una piccola frazione di San Salvatore Monferrato, nell’Alessandrino. La donna è cieca e gravemente invalida dalla nascita, lui da qualche mese era seguito per problemi psichiatrici. I due hanno sempre vissuto insieme e per un periodo, quando Rosangela non era ancora tanto grave, hanno anche lavorato insieme  all’ospedale Santo Spirito, il primo come infermiere, la seconda come centralinista.

L’uomo ha comprato diversi flaconi di acido muriatico al  supermercato e ha costretto la sorella a berlo versandoglielo direttamente in gola. Lui stesso ha cominciato a bere uno dei falconi ma ha vomitato ed è svenuto prima di finirlo.

Ora che il suo legale gli ha spiegato di che cosa è accusato Paratore dovrà essere interrogato dal pubblico ministero.

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