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Alba, bimba di 14 mesi ingoia una pila. Salvata al Regina Margherita

Rischio di soffocamento, anche se la batteria era piccola. In media a 30 bambini l’anno accadono incidenti del genere

Una batteria tonda, poco più grande di un bottone, di quelle che servono per caricare gli orologi e i telecomandi, deve essere sembrata irresistibile ad una bambina di 14 mesi che ieri sera ha ingoiato la pila trovata in casa, ad Alba. I genitori della piccola si sono accorti subito di quello che era appena successo e hanno chiamato  temendo che la batteria potesse causare il soffocamento della bambina o comunque problemi per il materiale tossico di cui è composta.

I medici dell’ospedale Santa Croce hanno scelto, però, di trasferire la piccola all’ospedale Regina Margherita di Torino con l’elicottero del 118. A Torino nella notte i dottori hanno estratto la batteria e salvato la bambina che è in prognosi riservata ma non è in pericolo di vita.

Il rischio che la batteria potesse soffocare la bambina, infatti, era reale. I chirurghi hanno estratto la piccola pila dall’esofago dove si era bloccata e addirittura si era attivata ulcerando l’epitelio del tubo digerente. Per l’intervento però non è stato necessario effettuare incisioni.

Ogni anno sono trenta i bambini, di solito molto piccoli, che perdono la vita in questo modo. Soltanto due giorni fa in piazza San Carlo l’associazione Simeup – Società Italiana di emergenza e urgenza pediatrica, presieduta dal dirigente della pediatria d’urgenza del regina margherita, e l’ospedale infantile, hanno organizzato dimostrazioni aperte a tuttI per insegnare le manovre che servono a disostruire le vie aeree.

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