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Afghanistan, attacco all'hotel Intercontinental di Kabul: almeno 15 tra morti e feriti. Uccisi due assalitori

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Un kamikaze si è fatto saltare in aria all’ingresso. La polizia: “Gli assalitori sono dentro all’edificio e sparano ai clienti”. Telefonate disperate degli ospiti: “Sentiamo i colpi, aiutateci”. Messo in sicurezza il primo piano. I livelli superiori ancora in mano ai terroristi. Nel 2011 in un attentato dei talebani morirono 20 persone. Giovedì scorso tweet del Dipartimento di Stato Usa su imminenti attacchi
QUATTRO UOMINI armati hanno assaltato l’hotel Intercontinental di Kabul: un kamikaze si è fatto esplodere all’entrata consentendo ad almeno 4 uomini armati di irrompere nell’edificio e iniziare a sparare sugli ospiti e a prendere degli ostaggi. Lo ha fatto sapere la polizia afghana. “Quattro assalitori sono dentro l’edificio”, aveva aggiunto una fonte ufficiale, e “sparano ai clienti”. Ci sarebbero “almeno 15 tra morti e feriti”. Lo ha raccontato un testimone oculare fuggito dall’albergo, citato da Tolo News. Le strade principali che portano all’hotel sono state chiuse, riportano i media internazionali. Secondo fonti dell’intelligence nessun italiano risulta essere alloggiato nell’hotel, né vi sarebbero italiani direttamente o indirettamente coinvolti.
· IN AZIONE LE TESTE DI CUOIO 
Le forze speciali afghane hanno ucciso due degli assalitori. Lo riporta la Bbc online citando il portavoce del ministero dell’Interno Nasrat Rahimi secondo il quale è stato messo in sicurezza il primo piano dell’edificio. I piani superiori dell’edificio sono invece ancora in mano agli assalitori. Le forze di sicurezza hanno messo in salvo alcuni degli ospiti dell’albergo che erano rimasti intrappolati.
Mentre le forze speciali afghane cercano di raggiungere due dei quattro militanti ancora asserragliati ai piani alti dell’hotel, un giornalista della tv Tolo ha riferito che secondo un uomo riuscito a fuggire gli attaccanti, sparando, hanno gettato alcuni ospiti fuori dalle finestre del terzo e quarto piano, al grido di ‘Allah u Akbar’.
· LE VITTIME
Vi sarebbero almeno cinque morti, tra il personale di sicurezza afgano dell’hotel. E’ quanto si apprende da fonti di intelligence, che confermano anche l’uccisione da parte delle forze speciali afgane di un attentatore (il portavoce del ministro dell’Interno parla però di due), mentre altri sarebbero asserragliati al secondo piano con ostaggi. Nell’hotel, riferiscono le stesse fonti, risultano essere ospitati i dipendenti della compagnia aerea Kam Air, in particolare ucraini, ungheresi, statunitensi, norvegesi e greci.
“Le operazioni continuano, un secondo assalitore è stato ucciso, sette feriti sono stati evacuati dal primo e secondo piano, ma stiamo procedendo lentamente per evitare vittime civili” tra clienti e personale, ha detto la vice portavoce del ministero degli Interni, Nasrat Rahimi. “Le forze speciali si sono portate in elicottere sul tetto dell’hotel”, ha aggiunto.
· TRE ESPLOSIONI
In precedenza erano state avvertite, a distanza di pochi minuti l’una dall’altra, tre forti esplosioni nell’hotel. Lo riferiscono testimoni citati dall’agenzia Tolo News. Non si può escludere che siano stati i terroristi asserragliati con un numero imprecisato di ostaggi. Dai piani alti dell’hotel si levavano alte fiamme. L’incendio sarebbe stato appiccato dai terroristi in una cucina del quarto piano, riferiscono fonti ufficiali afghane. Al momento non si sa quale sia la situazione del rogo.
· L’ATTACCO SUICIDA E L’ASSALTO
L’attacco è cominciato alle 21 ora locale (le 17.30) in Italia con un’esplosione con cui il commando si è aperto la strada, poi l’elettricità è stata interrotta, ha spiegato una fonte della sicurezza antiterrorismo. Gli assalitori hanno dato fuoco alle cucine e si sono poi asserragliati al quarto e al quinto piano dell’edificio. Le forze speciali afghane prima di entrare in azione avevano circondato la zona e, secondo alcune ricostruzioni, hanno scambiato colpi di arma da fuoco con gli assalitori. Le ambulanze “sono sul posto in attesa del via libera” per far entrare i soccorritori, ha dichiarato il ministro della Sanità afghano Wahid Majrooh.
· LA TELEFONATA “SALVATECI”
Un ospite dell’albergo ha raccontato di aver sentito “crepitare delle mitragliatrici provenienti da qualche parte vicino al primo piano”. Altri hanno riferito di essersi chiusi nelle stanze e con i telefonini hanno chiesto alle forze di sicurezza di andarli a salvare. “Siamo nascosti nelle nostre stanze – ha detto un ospite chiamando i soccorsi al telefono – Chiedo alle forze di sicurezza di aiutarci il prima possibile prima che ci raggiungano e ci uccidano”.
· QUARTO PIANO IN FIAMME E COMBATTIMENTI
Un agente delle forze di sicurezza, durante i primi concitati momenti, aveva detto che i terroristi erano armati anche con Rpg (lancia razzi portatili anti carri armati, “rocket propelled grenade” ndr). “Al momento sono al terzo e al quarto piano (quello in fiamme, ndr) e stanno combattendo con le nostre forze. Non abbiamo ancora dettagli (ufficiali) sulle vittime ma hanno anche messo a fuoco le cucine” aveva riferito il portavoce del ministero dell’Interno, Nasrat Rahimi.
· L’ALLERTA
Giovedì scorso il Dipartimento di Stato Usa aveva diramato un’allerta su possibili, imminenti attacchi contro alberghi a Kabul. In un tweet, il ministero degli Esteri americano scriveva: “Allerta sicurezza a Kabul. Notizie che gruppi estremisti potrebbero preparare un attacco contro hotel a Kabul, come l’hotel Baron vicino all’aeroporto Hamid Karzai
 UN HOTEL DI LUSSO
L’Intercontinental è un albergo 5 stelle situato nella zona ovest di Kabul ed è stato il primo hotel di lusso in stile occidentale costruito nella capitale afghana nel 1969. L’hotel ha 200 stanze ed ospita molti stranieri. Si trova su una collina a ovest della capitale afghana e dall’attentato del 28 giugno del 2011 è sotto sorveglianza speciale. Nell’albergo si svolgono spesso incontri internazionali e ha ospitato questa mattina una conferenza sugli investimenti cinesi in Afghanistan.
· IL PRECEDENTE ATTACCO
Nel precedente attacco del 2011, che avvenne ad opera dei talebani con modalità simili a quelle odierne, al termine di un assedio durato 5 ore morirono 20 persone, inclusi nove assalitori. Al momento, nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell’attuale attacco.

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