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Addio ad Antonio Ramenghi, mercoledì i funerali

Esequie in Certosa alle 15.30 . A Repubblica aveva guidato le redazioni di Economia, Bologna e Milano. Il ricordo di Prodi, Bonaccini e Merola: “Spirito libero e impegno civile”
BOLOGNA Gli amici, i colleghi e i lettori potranno dare l’ultimo saluto ad Antonio Ramenghi, e stringersi attorno alla sua famiglia, mercoledì 6 alle 15.30 alla Certosa. In precedenza, dalle 13 alle 15, sarà allestita nel Pantheon della Certosa la camera ardente.
Bolognese, classe 1946, giornalista professionista dal 1974, Antonio Ramenghi, venuto a mancare martedì scorso, aveva iniziato ad Autosprint  prima di lavorare al Foglio di Bologna e Modena, al settimanale il Mondo e al Sole 24 ore. Entrò nel nostro gruppo editoriale nel 1983 per ricoprire vari incarichi di prestigio: a la Repubblica è stato capo dell’Economia, capo della redazione bolognese (1988-1992 e 1993-97) e di quella milanese. Vice-direttore del L’Espresso dal 2000 al 2011, quando è passato alla guida della Gazzetta di Modena e successivamente, dal 2012 al 2014, di quattro testate locali della Finegil, il Mattino di Padovala Tribuna di Trevisola Nuova Venezia e il Corriere delle Alpi. Nell’ultimo periodo aveva dato vita al sito web lacostituzione.info.
Grande passione, competenza, impegno civile e metodo hanno rappresentato la cifra del suo giornalismo lucido e battagliero, facendone un vero maestro per generazioni di cronisti contagiate dal suo entusiasmo, formate dalla sua serietà professionale.
Antonio lascia la moglie Rossella e i figli Alice e Tommaso ai quali va il forte abbraccio di tutta la nostra redazione, che  piange insieme a loro.

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