Sembra confermarsi un annus horribilis per Renzi e la sua cerchia questo 2016 che si avvia verso la conclusione. Dopo la sconfitta al referendum costituzionale e le subitanee dimissioni del premier, rapidamente sostituito dal Conte Gentiloni allo scopo di tappare la ferita, nuove tempeste si profilano all’orizzonte. L’ennesima “grana” arriva dalla città partenopea, e più precisamente dal suo Palazzo di Giustizia. Già da qualche mese, infatti, i pubblici ministeri Henry John Woodcock, Enrica Parascandolo e Celeste Carrano, coordinati dal Procuratore aggiunto Dott. Enzo Beatrice, stavano indagando sulla CONSIP (CONcessionaria Servizi Informativi Pubblici), società di interesse pubblico totalmente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che funge da centrale acquisti per la Pubblica Amministrazione, ossia si occupa di affidare a privati le commesse pubbliche organizzando gare d’appalto.