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l giornalista di Repubblica Paolo Berizzi ha pubblicato su Twitter questo post in cui si vede uno scatto che ritrae il leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini insieme a Salvatore Annacondia detto Manomozza, boss pentito della mafia pugliese e reo confesso di 72 omicidi.
È il 2015, anno di elezioni. Il segretario della Lega giunge nella località dove vive Manomozza. Il quale, al netto del suo status di collaboratore di giustizia, non sembra condurre una vita ritirata. Conosciuto e apprezzato per la sua attività, che lo porta a contatto con la gente, da sempre rispettato nella regione dove ha deciso di vivere lontano dalla sua Puglia, l’ex boss mafioso sul territorio non fa mistero del suo passato ingombrante. Lo raccontano diverse persone che lo hanno conosciuto.
Salvini partecipa a una cena e a quella cena spunta Annacondia. I due si fanno fotografare insieme: uno accanto all’altro, sorridenti. Se non fosse che, per motivi diversi, sono due volti noti, sarebbe un’immagine banalissima, come tante. Salvini ha una polo nera e la solita barba lunga, Annacondia una camicia azzurra. Alle loro spalle c’è un giardino curato. È probabile, oltre che auspicabile, che il Capitano della Lega non conoscesse la vera identità di Manomozza. Si sarà trattato quasi certamente di un incontro occasionale, uno dei tanti che capitano al segretario di un partito quando gira l’Italia.
Non è dato sapere chi e perché abbia presentato Annacondia a Salvini, forse, anzi, quasi certamente, quella sera stessa. Né è possibile ricostruire se ed eventualmente quale rapporto si fosse instaurato tra i due prima della fotografia scattata insieme: potrebbero raccontarlo, volendo, i due interessati. È evidente: come molti leader politici e personaggi pubblici, anche Salvini – che è molto seguito, e per di più è uno che si presta volentieri ai selfie – si fa fotografare con decine di persone in occasione di uscite pubbliche, manifestazioni, cene elettorali e non»

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